Maurizio Molinari, La scossa globale. L’effetto trump e l’età dell’incertezza, Rizzoli, 2025

Il libro di Maurizio Molinari “È di nuovo stagione degli imperi” (o titoli simili come “La scossa globale” e “Il ritorno degli imperi”) descrive un’epoca contemporanea caratterizzata dal ritorno a un mondo segnato da imperi e leader tribali, un’epoca in cui instabilità e conflitti sono diventati motori della crescita economica e della geopolitica mondiale.

Molinari spiega che, dopo decenni in cui la stabilità era associata alla prosperità, oggi si sta tornando a una fase in cui guerre e conflitti sono fattori sistemici che coesistono con lo sviluppo economico, richiamando esempi storici come la Repubblica di Venezia o l’Impero cinese.

L’ordine internazionale è sospeso e si delineano tre possibili scenari: un nuovo equilibrio fra le superpotenze (Usa, Cina, Russia), una fase di conflitti diretti o per procura, o una lunga stagione di instabilità endemica con crisi militari ed economiche diffuse.

Nel libro Molinari dedica particolare attenzione al Medio Oriente come esempio di nuove potenze regionali pragmatiche e afferma che l’Europa, in particolare la Germania, dovrebbe assumere un ruolo politico di guida, data la sua rilevanza economica e demografica.

L’Italia può ritrovare centralità investendo sulla connettività e giocando un ruolo di ponte europeo nel contesto globale attuale.

In sostanza, “È di nuovo stagione degli imperi” è un’analisi approfondita della trasformazione del sistema internazionale post-Yalta, che mette in evidenza come il ritorno a un mondo di imperi e conflitti prolungati sia un fenomeno attuale e determinante per la politica e l’economia globali.adnkronos+3

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