La crisi ci fa riscoprire la solidarietà | di Carlo Buttaroni in T-Mag | il magazine di Tecnè

Una crisi che ha cambiato abitudini e stili di vita, certo, ma che sembra aver fatto riscoprire, allo stesso tempo, valori che si credevano ormai perduti e nuove forme di solidarietà.
Insieme alla contrazione dei consumi prende corpo, infatti, una nuova consapevolezza di esserci in prima persona, di non essere più lontani ed estranei da ciò che accade nel mondo che abitiamo. Si fa più forte il desiderio di uscire dall’angolo dell’individualismo autoreferenziale per guardare, con maggiore attenzione, ai legami e alle responsabilità che ciascuno ha di fronte ai propri simili, considerati non più soltanto come limite, ma anche come condizione irrinunciabile della libertà individuale.
D’altra parte, l’uomo non risponde a due chiamate diverse, una sociale e una individuale; non persegue due destini, ma cresce e matura come individuo naturalmente dotato di socialità. E non può sopravvivere a se stesso se spogliato della sua completezza, perché qualsiasi ambito è stretto nel momento in cui compie lo sforzo di respirare al massimo.

La ricerca Tecnè fotografa i profondi cambiamenti che investono le sfere dell’esistenza e dello stare insieme

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