Processo breve: il disegno di legge all’esame del Senato
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Estinzione dei processi penali in caso di violazione dei termini di ragionevole durata con esclusione dei reati puniti con pene inferiori nel massimo ai dieci anni di reclusione e sempreché non si proceda nei confronti di imputati recidivi o delinquenti o contravventori abituali o professionali.
E’ questa la più importante novità contenuta nel disegno di legge sul “processo breve” presentato ieri al Senato dalla maggioranza di Governo.
L’obiettivo dichiarato del provvedimento è quello di rendere più certi presupposti, procedura e quantificazione dell’equo indennizzo, nel quadro di un generale contenimento degli effetti, anche economici, derivanti dalla durata non ragionevole dei processi.
Queste le altre novità:
nei giudizi pendenti alla data di entrata in vigore della legge in cui siano già decorsi i termini di ragionevole durata, l’istanza di sollecitazione dovrà essere depositata entro sessanta giorni.
Le nuove norme si applicheranno nei processi in corso alla data di entrata in vigore della legge, ad eccezione dei processi che pendono avanti alla Corte d’appello o alla Corte di cassazione.
(Altalex, 13 novembre 2009. Si veda il commento di Carlo Alberto Zaina)