noiseFromAmeriKa : Io sto con la professoressa

[…    ] nella vicenda in questione, io sto con la prof e trovo la reazione della ragazzina e dei suoi genitori patetica e sintomatica di un mondo in cui trovo sempre meno interessante vivere. Idem per il fanciullismo da soap-opera (la magliettina comprata al mercatino …) che ha ispirato l’autrice dell’articolo. A mio avviso, sulla base di quello che racconta la giornalista, la professoressa ha fatto il suo lavoro, degnamente.

Siccome che, che non si dice, è fine settimana e questo è un articolo di “costume”, non mi dilungo. Osservo solo due cose:

1) Negli anni del liceo non si acquisiscono solo nozioni più o meno utili, ma anche stili di vita, autocoscienza, capacità critiche (ed autocritiche), volontà e capacità di osservare analiticamente il mondo e ciò che in esso succede, senso della responsabilità individuale per i propri atti. Se coloro che oggi attaccano la professoressa moraleggiante vogliono la scuola USA, asettica, PC e fondamentalmente non formativa, non sanno quel che fanno.

2) La professoressa può avere torto o ragione nella sostanza (nel caso di specie, non so decidermi ed oscillo fra libertinismo ideale ed un’avversione al velinismo puttanesco imperante) ma è formativo DIBATTERLA. Al liceo ho avuto svariati professori che si esibivano in plateali apologie del fascismo, del comunismo, della religione cattolica e del qualunquismo più sfacciato. Dibattendo ognuno di loro, senza tema di perdere (ovviamente “perdevo”) e senza correre a casa a lamentarci con mamma e papà che il “Rossiello mi ha offeso” o “il Puppa ha detto che sono tonto”, io ed i miei compagni di classe siamo diventati delle persone molto migliori e più capaci di vivere criticamente.

INTERO ARTICOLO QUI: noiseFromAmeriKa : Io sto con la professoressa

Blogged with the Flock Browser

Lascia un Commento se vuoi contribuire al contenuto della informazione