Pietro Ichino |  La nostra proposta consiste in uno scambio tra articolo 18 e Danimarca. Nessuno può sostenere ragionevolmente che i lavoratori danesi siano deprivati dei loro diritti. E neanche che stiano peggio degli italiani. Chi respinge questo progetto dimentica che oggi il 75% delle assunzioni, in Italia, avviene con contratti di lavoro di serie B, C o D

la politica si occupa più di Ruby che di precari. Perché?
«E’ vero, ma c’è anche dell’altro. Il 10 novembre scorso il Senato ha approvato con 255 voti favorevoli e solo 24 contrari o astenuti una mozione bi-partisan, primo firmatario Rutelli, che impegna il Governo a varare un Codice del lavoro semplificato ispirato al mio disegno di legge per la flexsecurity. Certo, occorrerebbe che il Governo se ne occupasse».
Anche il Pd, però, non ha fatto proprio il suo progetto. Perché?
«Il mio disegno di legge è stato fatto proprio dai leader delle due minoranze del Pd, Veltroni e Marino. E anche da alcuni esponenti della attuale maggioranza del partito. Non è poco, come risultato di un anno di dibattito politico su di un progetto di riforma radicale del nostro diritto del lavoro».
Molti, a sinistra, la accusano di voler cancellare i diritti dei lavoratori.
«La nostra proposta consiste in uno scambio tra articolo 18 e Danimarca. Nessuno può sostenere ragionevolmente che i lavoratori danesi siano deprivati dei loro diritti. E neanche che stiano peggio degli italiani. Chi respinge questo progetto dimentica che oggi il 75% delle assunzioni, in Italia, avviene con contratti di lavoro di serie B, C o D».�
Voi proponete, a copertura delle spese, di aumentare di un anno l’età pensionabile. Non si scatenerebbero piazze di ogni tipo?
«Con il sistema attuale, tre quarti dei giovani che incominciano a lavorare stanno maturando pensioni da fame. Il nostro progetto garantisce a tutti i giovani che incominciano oggi a lavorare un lavoro di serie A e una copertura contributiva continuativa, nonostante i periodi di disoccupazione. Per garantire questo basterebbe un innalzamento di 6 mesi dell’età pensionabile, che resta comunque inferiore rispetto al centro e nord-Europa. È il minimo che si può chiedere alla mia generazione».
Non crede che il sindacato sia responsabile di questo apartheid?
Qui le responsabilità, oltre che di tutti i partiti, sono di tutti i sindacati, che negli ultimi tre decenni hanno protetto soltanto gli interessi degli insiders, ignorando quelli dioutsidersnew entrants».

da: Pietro Ichino |  LIBERO: BERLUSCONI E’ BOLLITO?.

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