In una società priva del senso del limite, la morte è un evento accidentale, difficile da metabolizzare. A dirlo, è Luigi Valera, psicologo-psicoterapeuta consigliere nazionale dellaSocietà italiana di psiconcologia (in sigla, SIPO), socio fondatore nonché membro del Comitato scientifico della Vidas, l’associazione nata in Lombardia nel 1982 con il principale scopo di dare una mano alle famiglie ad affrontare in maniera consapevole la malattia e la sofferenza. “Inizialmente eravamo un movimento filosofico-culturale – racconta Valera – animato da un nucleo di volontari e da alcune crocerossine che si affiancavano ai medici ospedalieri per combattere l’isolamento del malato terminale”.
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