…
non ho nessuna voglia e nessun bisogno di rivedere quei relitti in carne e ossa della mia infanzia. Se non li ho più cercati, ci sarà ben stato un motivo, e non intendo di certo recuperare ora. Questa operazione mi fa pensare a come tutti noi, pur vivendo nello stesso tempo e uno di fianco all’altro, in effetti viviamo in tempi diversi, incapsulati in realtà che coincidono solo in maniera imprecisa e che, anche quando lo fanno, creano solo l’illusione di condividere la medesima realtà. La memoria, poi, fa il resto. (Poi, forse, dovrei aggiungere che della mia infanzia non ho ricordi particolarmente felici. Non ne ho nemmeno di tragici o di infelici, si badi bene, ma non trasfiguro niente. Preferisco lasciare che quei fantasmi riposino in pace lì dove stanno).
tutto l’articolo (straordinario per il tema della “memoria e il ricordo”: cadavrexquis: Meglio dimenticare il fanciullo.