Carla Vites, moglie di Antonio Simone, ha scritto una lettera pubblicata oggi dal Corriere della Sera. Simone è stato assessore alla Sanità in Lombardia negli anni Novanta, è un noto esponente di Comunione e Liberazione ed è stato arrestato venerdì scorso nell’ambito dell’indagine sulla Fondazione Maugeri, un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico con sede a Pavia ma con istituti in tutta Italia. Gli inquirenti indagano Simone e altri per associazione a delinquere, accusandoli di avere trasferito in fondi neri all’estero fino a 56 milioni di euro della fondazione. Al centro dell’inchiesta c’è Piero Daccò, l’intermediario in rapporti d’affari e di consulenze con il San Raffaele che si trova in carcere dal 15 novembre, che è accusato anche di appropriazione indebita e intestazione fittizia di beni. Roberto Formigoni non è indagato ma in questi giorni ha dovuto rispondere a molte domande relativamente alla gestione della sanità da parte della regione e dei suoi rapporti con lo stesso Daccò, col quale il presidente della regione è andato in vacanza (e gli inquirenti vogliono capire chi pagò quelle vacanze).