Ugo Albano su un mio articolo: CRISI ECONOMICA COME OCCASIONE DI CRESCITA?

CRISI ECONOMICA COME OCCASIONE DI CRESCITA?

Grazie al prof.  Paolo Ferrario  si inizia a dibattere anche nel nostro Paese della crisi economica in termini positivi. Invito chi è interessato al tema a leggersi questo  articolo , sviluppato attorno ai consumi italiani in tempo di crisi.  Si tratta di un argomento che inizia ad essere dibattuto anche nel nostro Paese, ovvero di un modello di sviluppo diverso dal consumismo senza limite ed uno stile di vita più sobrio e paradossalmente più vicino all’economia locale. A mio modo di vedere si tratta  anche di una questione culturale ed educativa: è il “limite” una risorsa per stare bene?

Ugo Albano.

3 commenti

  1. credo nell’etimologia della parola greca “crisi” (cioè opportunità) ma è anche vero quel che sosteneva stamattina il giornalista conduttore di “Prima pagina”: perché la decrescita possa essere davvero felice, è necessario che la pratichino un po’ tutti, non solo i ricchi che possono darsi al biologico tutte le volte che ne hanno voglia. Sull’altro fronte, bisogna convincere i poveri che è meglio coltivarsi l’insalata da sé piuttosto che andarla a prendere a 99 centesimi al discount.
    Faccio dell’ironia, però ahimè, più invecchio più divento scettica sulla reale praticabilità di modelli di sviluppi diversi dal dominante per la maggioranza delle persone.
    per quanto riguarda me, non ho l’auto, chiudo l’acqua quando mi insapono, cerco di differenziare i rifiuti etc etc, ma al contempo vorrei vivere in un paese in cui le regole valgano per tutti e invece…
    grazie per la segnalazione, Paolo, e complimenti per la tua grande energia vitale. tu sì che fai cultura, quindi del bene alla collettività!
    🙂

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  2. grazie per le tue osservazioni, alessandra. è vero che i modelli alternativi sono difficili. ma credo proprio che questo modello sia arrivato al suo limite. la causa delle cause è l’incremento demografico provocato proprio da questo sviluppo (sia invecchiamento demografico che crescita della popolazione: questa mattina giravo per il mercato locale. le familgie immigrate avevano tutte circa tre figli appresso)
    oggi la fiat dice che le vendite sono diminuite del 20%. e così la multibìnazionale crysler presto taglierà le fabbriche italiane del despota landini. che ci sta a fare la fiat in un sistema conflittuale come quello italianao, con sindacati che negli anni 70 hanno dato manforte al terrorismo politico?
    non si vendono più merci concrete. io la mia piccola auto (la più economica che c’era ai tempi degli incentivo prodi) l’ho da 15 anni e vorrei tenerla per altri 10. il modello auto è finito.
    comunque il mio articolo non inneggiava al biologico da salotto borghese. era una seria analisi per rivalutazione del lavoro manuale. fin dalla adolescenza e ancor prima
    grazie per l’attenzione e buon futuro. perchè, comunque vada ci sarà un futuro. pericoloso, ma un futuro ci sarà
    ciao
    paolo

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