Riabilitazione e malattia di Alzheimer: cercare nuove normalità | di Luciana Quaia in Muoversi Insieme

I dati statistici riferiti alla diffusione della demenza continuano a restare impressionanti e la prospettiva non migliora se si considera che l’incidenza della malattia aumenta con l’età. Natura e causa sono ancora oscure e a tutt’oggi non esistono prevenzione e cure efficaci per debellare questa temibile patologia che porta alla progressiva compromissione della memoria, dell’orientamento spazio-temporale, del linguaggio, del pensiero fino a rendere la persona totalmente dipendente dalle cure altrui.
Altresì diffuso resta lo stereotipo che, a fronte di una medicina che non ha ancora scoperto cause e rimedi, anche sul piano comportamentale e relazionale non resti molto da fare, se non concentrarsi sul come risolvere le alterazioni del funzionamento psichico a livello farmacologico.
Non è così: un malato inguaribile non è una persona incurabile e molte sono le cose che si possono fare per prendersi cura di chi riceve una diagnosi così infausta, anche in un’ottica riabilitativa.

Se verifichiamo il significato del termine riabilitare, scopriremo, infatti, che  …..

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