Il momento di massimo entusiasmo verso il cambiamento costituzionale in senso federalista si è raggiunto nel 2009, quando venne approvata la legge delega n. 42 del 2009. Si trattava di un provvedimento normativo atteso e che doveva dare piena luce alla riforma costituzionale del Titolo V della Costituzione. Con tale legge delega era stato conferito al Governo Berlusconi il potere di emanare i decreti attuativi e fare entrare a pieno regime la riforma costituzionale voluta dal centro sinistra.
I decreti attuativi sono stati emanati a cavallo fra il 2010 e il 2011, successivamente, con la caduta del Governo Berlusconi e i mercati che erano entrati in fibrillazione facendo sfondare la soglia dei 500 punti base di spread fra i nostri BTp e i Bund tedeschi, non si è più riusciti a muovere questo importante tassello dell’organizzazione degli organi di governo.
Sull’attuazione del federalismo fiscale oggi ci sono dei malumori, soprattutto nell’area del centro destra. Il presidente della Commissione parlamentare per l’Attuazione del federalismo fiscale, Enrico La Loggia, ha criticato aspramente il Governo Monti per la mancata attuazione dei decreti attuativi, soprattutto quelli relativi all’armonizzazione dei bilanci e sui costi e fabbisogni standard delle Pubbliche amministrazioni, approvati dalla Bicamerale sul federalismo fiscale presieduta dall’esponente del Pdl.
A dare sostegno all’attuazione del federalismo e cercare di portare avanti i principi che lo informano, c’è l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) con il suo presidente Enrico Delrio, il quale sostiene, nella XXIX relazione annuale di introduzione all’assemblea degli enti locali, che “Prima soffiava forte il vento del federalismo, almeno proclamato e poco praticato, ora soffia un vento contrario e pure parlarne appare surreale. Ma bisogna capirsi. A me, piuttosto che di federalismo, piace parlare di autonomia degli enti territoriali. Così è indicata nella Costituzione, così è nella nostra storia“. In sostanza nella base del’organizzazione statale, si sente la necessità di avere maggiore possibilità di reperire risorse e un potenziamento della capacità di spesa.

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