Queste dunque le soluzioni proposte:
– Suddivisione tra funzioni di produzione, erogazione e controllo per evitare conflitti di interesse;
– possibilità di escludere le famiglie dotate di un certo reddito (modulato in base ai componenti) da alcune forme di assistenza;
– mettere il paziente al centro del sistema;
– remunerazione tramite Rod (”raggruppamenti omogenei di diagnosi”) così da garantire la parità di trattamento tra pubblico e privato;
– possibilità di fallimento delle strutture;
– obbligo di pubblicità dei bilanci;
– informatizzazione della sanità.
tutta la scheda è qui Verso le elezioni. Quale sanità? La ricetta liberal dell’Istituto Leoni – Quotidiano Sanità.