I racconti di vita, al di là dell’intenzione di chi li narra o di chi li ascolta, sono rivelatori di quel sistema culturale, simbolico e materiale, che accomuna l’uomo agli altri uomini nel lento e circolare processo di costruzione di senso e, per questo, nella società fluida e dell’apprendimento lungo tutto il corso della vita, essi sono considerati al rango di una vera e propria life skill e lostorytelling uno dei modi – senz’altro il più fine – attraverso il quale documentare il possesso di tale competenza. Una storia di vita, infatti, è un testo che parla non solo di una identità personale, ma anche di un’ identità sociale, culturale, antropologica, di specie, in quanto colui che si racconta narra di sé, su un piano onto e filogenetico, nonché su quello del contesto relazionale e culturale in cui è inserito e questo perché ‹‹le storie sono uno strumento che appartiene sia alla mente che alla cultura›› (SMORTI A. p.22)
Correttamente, dunque, i curatori intitolano il volume “Le storie siamo noi”, perché di fatto ‹‹le relazioni tra le persone e le culture, all’interno delle comunità e tra le comunità, creano storie e contribuiscono alla costruzione di una storia›› (Prefazione, p.1).
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Sorgente: LLL Focus On Lifelong Lifewide Learning – Rivista Internazionale

