Università Cattolica del Sacro Cuore
Dipartimento di Sociologia – Urban Life and Territorial Research Agency (ULTRA)
in collaborazione col Comune di Basiglio
Il 9 aprile 2017 ore 15.00 – 19.00
nell’Aula Consiliare del Comune di, Basiglio (Milano)
si terrà un seminar sul tema
Parchi e giardini nella realtà urbana
Le politiche, i progetti, le realizzazioni concrete
Introduce Enrico Tacchi, Sociologo, Direttore di ULTRA, Università Cattolica del Sacro Cuore
Relatori
Giancarlo Mazzone (Economista) e Laura Vigorelli (Storica del paesaggio), Il ’Patto per il Verde’ in una new town milanese: Milano Tre e il Comune di Basiglio
Roberto Ripamonti, (Urbanista), Parchi e giardini alla scala locale. Progetti e risultati in centri dell’Insubria
Giovanni Sala e Paolo Lassini, (Agronomi della Land srl, Milano), Il verde alla scala locale
Bruna Vanoli Gabardi, (Avvocato, Consulente urbanistico di Assoedilizia), Sulle regole per il verde privato nella Città Metropolitana di Milano
Judith Wade, (Fondatrice della rete ‘Grandi Giardini Italiani), Come 122 grandi giardini italiani vengono vissuti, goduti, curati e amministrati
Conclude Andrea Villani, ULTRA, Università Cattolica del Sacro Cuore
Con l’occasione sarà presentato il rapporto di Giovanni Sala, Paolo Lassini e Luigi Bertin, Spazi Verdi- Manuale di progettazione e gestione agro-ambientale.
Editore Edagricole – New Business Media
Prima stesura 21 febbraio 2017
Andrea Villani
Il verde nella nostra storia
1.Il verde è sempre stato nella mia, nella nostra storia: il verde del nostro orto, il verde del nostro piccolo giardino, il verde della campagna, espressione – come si disse quando questa scomparve – di civiltà contadina.
Poi siamo emigrati nella grande città; il verde personale è stato per noi
quello del terrazzino, ma è rimasto il piccolo orto-giardino della casa degli avi, e questa è stata e rimane per noi una fondamentale eredità culturale.
- Ma da decenni ormai è entrato nel dibattito tecnico, architettonico, culturale e civile, (e forse, anzi certamente per molti, con una valenza religiosa) il tema dell’ambiente, il tema del verde, la necessità per ogni borgo, per ogni villaggio, per ogni città. per ogni nuovo quartiere urbano, di avere grandi e piccoli giardini come essenziali, necessari alla vita; necessari – è stato scritto – persino alla quotidiana gioia di vivere o quanto meno a una accettabile condizione di vita. E si è avuto anche sempre più il coraggio o l’incoscienza di parlare come di una condizione necessaria per vivere, di felicità.
- Di fatto nella realtà, o su magnifici volumi illustrati, e oggi sempre più attraverso il web, abbiamo potuto vedere e godere parchi e giardini creazioni del tempo nel quale soggetti dotati di potere realizzavano – per se’ innanzitutto – mirabili realtà nelle quali l’architettura si fondeva con linguaggi classici o romantici, con i fiori, gli alberi, i prati, in un gioco inesprimibile a parole, di acque e di colori.
- Oggi, come regola generale i grandi parchi e giardini sono passati – in una splendida eredità – dai principi al popolo.
E certo, questa preziosa eredità, per l’enorme pressione delle masse del turismo, non può essere goduta da ciascuno di noi nella contemplazione
e nel silenzio, come è il sogno di chi ricerca nella vita, accanto alle cose di ordinaria banale necessità, momenti di unione – che osiamo definire mistica – con la natura, per trascendere la concreta realtà delle cose, in un’estrema visione e sogno di bellezza.
- Il nostro ambizioso progetto è dare un contributo, uno stimolo per una diffusione di una cultura personale per la propria casa, per il proprio terrazzino, ma anche per il giardino condominiale, per i piccoli interstizi nelle aree residuali tra gli edifici di città, di borghi, di villaggi, e anche per giardini più grandi.
La sfida è: pensare, osservare, attraverso esperienze pur oggi realizzate, gli esempi da seguire, perchè anche oggi il popolo nella società liberale e democratica deve essere in grado di progettare e realizzare – in modo ovviamente molto più diffuso del passato – giardini espressioni della massima capacità creativa di ogni comunità; capace anche di realizzare in concreto questi nuovi, significativi progetti, con la sfida poi di saperli rispettare, anzi – osiamo dire, dobbiamo dire – amare, come fossero creature umane.