Per Georg Simmel, sociologo e filosofo tedesco di fine Ottocento, la paura è “una forza psicologica che tiene insieme gli uomini e che trasforma un territorio geografico in uno spazio politico”.
E gli individui non possono fare a meno della protezione contro “potenze superiori sconosciute”.
La paura diventa strumento essenziale di governo, meglio ancora se accompagnata dall’unirsi contro un nemico comune, vero o presunto.
