COSTA Francesco, Questa è l’America, Mondadori, 2020. Indice del libro

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13 ott 2020, Al Maxxi di Roma presentazione di Questa è l’America di Francesco Costa (Mondadori), con la partecipazione dell’autore, del presidente della Fondazione Maxxi Giovanna Melandri e della giornalista Monica Maggioni (ore 19). La Stampa: «“L’America vera si trova nel nulla che c’è tra due luoghi: parlando con le persone che ci vivono è possibile scoprire la realtà degli Usa”: è il consiglio di Francesco Costa per chi vuole conoscere davvero la prima potenza mondiale per economia, scienza, innovazione e forza militare. E la questione sta tutta qui: abbiamo una conoscenza falsata di un Paese gigante, che il giornalista e scrittore racconta in Questa è l’America, il suo ultimo libro. […] Come mai gli italiani hanno un’idea degli Usa così lontana dalla realtà? “Siamo molto influenzati dai film e dalle serie tv, che offrono però una visione molto parziale. Anche quando andiamo in vacanza negli Usa visitiamo grandi città e parchi, luoghi che però non somigliano ai posti in cui vive la maggior parte degli americani”. Il primo capitolo s’intitola La piaga e racconta una vicenda poco nota in Europa: le overdose da oppiacei. “È una storia enorme che ogni anno causa più morti delle armi e degli incidenti, un fenomeno gigante che gli stessi americani hanno impiegato un po’ a definire, perché è più facile immedesimarsi in chi viene ucciso in una strage che in chi muore da solo per un’overdose. In realtà queste vittime si sono trovate a usare farmaci così potenti per curare un dolore cronico o per una chemioterapia e poi ne sono diventate dipendenti, con la complicità delle case farmaceutiche”. Perché questa vicenda rappresenta bene i problemi degli Stati Uniti? “Anche in Italia esistono i farmaci derivanti dagli oppiacei, ma i medici sono giustamente cauti nel prescriverli e i malati nell’assumerli. Negli Usa se è possibile evitare un dolore o avere la vita più comoda non si pensa molto alle conseguenze. Per pigrizia e per libertà: è uno Stato che non ti protegge, come è invece in Europa”. Lei segue e visita gli Usa ormai da 15 anni: c’è qualcosa che ancora oggi la stupisce? “L’ingenuità degli americani. Il lato positivo è rappresentato dall’ottimismo incrollabile nel futuro che è motore di un progresso costante, mentre il limite sta nell’eccessiva fiducia verso se stessi, i politici o, ad esempio, verso la facilità di mettersi un’arma in casa pensando che nessuno si farà del male”» (leggi qui un estratto).

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