Nuove riflessioni in merito ai Decreto sicurezza; le RSA dopo il Covid-19; fondi per l’emergenza; le disuguaglianze regionali in sanità; la ricerca “Changing families, changing istitutions?” ; le norme di sostegno e promozione degli enti del Terzo settore in Toscana; i centri diurni nelle Marche e in Emilia Romagna; i vantaggi di una “comunità educante”. Anche questa settimana tanti nuovi articoli e segnalazioni. Buona lettura! |
È ora di riformare i decreti sicurezza Maurizio Ambrosini Al momento del varo dei cosiddetti decreti-sicurezza dell’allora ministro Salvini, molti osservatori avevano previsto una pioggia di ricorsi alla Corte Costituzionale. Si configurava un percorso attuativo accidentato, almeno nel medio termine, per il pacchetto sbandierato come la risposta adeguata a un complesso di fenomeni eterogenei e complessi come quelli migratori. Con la proverbiale lentezza della giustizia italiana, la Consulta si è pronunciata l’anno scorso bocciando i super-poteri attribuiti ai Prefetti, e nei giorni scorsi su una disposizione che fin dalla sua introduzione aveva suscitato roventi discussioni: il divieto d’iscrizione all’anagrafe per i richiedenti asilo. |
![]() Quali RSA vogliamo? Con il COVID si è aperta la riflessione su come riformare le RSA, anche per potenziare le capacità di gestire problemi sanitari. Ma è necessario approfondire che cosa devono essere queste strutture, e come organizzarle. LEGGI > |
![]() Fondi per l’emergenza L’emergenza Covid ha richiesto una serie di misure di finanziamento straordinarie rispetto al quadro di stanziamenti disposto dalle manovre per il bilancio 2020. È utile fare il punto su queste vicende, avendo come prospettiva quella del welfare territoriale sociale e sanitario. LEGGI > |
![]() Disuguaglianze e SSN: una contraddizione irrisolvibile? Quale equità territoriale caratterizza la sanità italiana, ovvero quale grado di distribuzione universalistica dei servizi e delle prestazioni per la tutela della salute è riscontrabile nelle diverse regioni italiane? LEGGI > |
![]() Famiglie che cambiano, istituzioni che cambiano? Nell’articolo si discutono alcuni risultati della ricerca “Changing families, changing institutions?”: criticità e innovazioni nei rapporti servizi-famiglie, nell’ambito di una crescente pluralizzazione delle forme familiari che si rivolgono al personale di scuole, servizi educativi e sociali. LEGGI > |
![]() Regione Toscana: “Norme di sostegno e promozione degli enti del terzo settore” La Regione Toscana ha approvato il 14 luglio la legge “Norme di sostegno e promozione degli enti del terzo settore toscano”. Si tratta di un testo di grande rilievo per diversi motivi, che vengono illustrati in questo breve articolo. LEGGI > |
![]() Riaprono i Centri diurni per persone con disabilità Le Regioni Marche ed Emilia-Romagna hanno deliberato le regole per la riapertura dei Centri diurni per le persone con disabilità nello stesso giorno. Una coincidenza, ma in realtà l’impostazione nelle due realtà territoriali è diversa. LEGGI > |
![]() Comunità educante Una comunità è composta da persone, associazioni, istituzioni ma anche trasversalmente da bambini, giovani, famiglie, anziani. Ognuno di loro porta in sé un desiderio o un bisogno. Intercettarne uno significa aprire la porta per la comunità, perché ciascuno è interconnesso. LEGGI > |
![]() Più realtà dietro le parole Nella girandola dei buoni propositi – che dovranno tradursi presto in proposte concrete con tempi, costi e risultati attesi – manca una cosa: la realtà. A livello nazionale, talvolta anche regionale, ci si muove con grande autoreferenzialità, seguendo uno schema centralista top-down. Partire, apprendere dall’esperienza (propria, altrui) fatica ad essere contemplato nel pilastro della ripresa che riguarda l’inclusione sociale. Qualche esempio. |
Covid-19 e impatto sui lavoratori con disabilità![]() Covid-19: cosa è successo nei centri di accoglienza Ripensare l’assistenza per anziani e disabili Relazione 2020 del Garante nazionale delle persone private della libertà |