. Gustavo Zagrebelsky su la Repubblica: «Ognuno sa trarre dalle esperienze la lezione che meglio corrisponde alle proprie inclinazioni e alle proprie aspirazioni. Chiara Valerio, dalla sua esperienza di studiosa delle scienze matematiche, argomenta brillantemente in questo piccolo libro la convinzione che non solo La matematica è politica (Einaudi, 2020), ciò che già è sorprendente di per sé, ma, di più, che la matematica è politica democratica. Che l’autrice sia matematica risulta innanzitutto dalla sua vocazione scientifica. Come studiosa e docente di numeri e come risolutrice d’incognite, la passione per la sua materia traspare da ogni pagina; come cittadina responsabile verso la società, l’amore per la democrazia traspare lo stesso. Soprattutto nella seconda parte del libro si trova una dichiarazione di fede politica attraverso alcuni princìpi fondamentali scritti nella Costituzione. Dunque, matematica e democrazia. Il contenuto del libro non è, però, una doppia dichiarazione, come se fosse dirsi vegetariana e democratica, oppure matematica e podista. L’intento è di mostrare l’esistenza di un condizionamento reciproco, o, meglio, una implicazione reciproca: essere democratica perché matematica, oppure essere matematica e dunque democratica. Questo intento è tanto più interessante quanto più si distacca dall’opinione comune» (leggi qui).