Martedì 1° dicembre 1970. Il divorzio è legge.
Alle 5.45 del mattino, dopo una settimana in cui i portoni di Montecitorio sono rimasti aperti giorno e notte, il presidente della Camera Sandro Pertini proclama i risultati dell’ultimo voto: la legge Fortuna-Baslini è approvata con 319 sì e 286 no.
Hanno votato a favore: comunisti, socialisti, socialdemocratici, socialproletari, repubblicani e liberali.
Hanno votato contro: democristiani, missini, monarchici e gli altoatesini della Südtiroler Volkspartei.
È un momento storico.
Nell’ultimo secolo si era tentato di introdurre il divorzio in Italia altre tredici volte, non ci si era mai riusciti.
Il presidente della Repubblica Giuseppe Saragat firmò la legge il giorno stesso, alle 20.12.