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le leggi approvate dal parlamento durante il governo Conte II. L’esperienza dell’esecutivo uscente è stata certamente condizionata dall’emergenza legata al coronavirus. Durante i mesi di febbraio, marzo e aprile anche l’attività del parlamento si è sensibilmente ridotta per poi riprendere con maggiore continuità a partire dal mese di maggio. Vai al grafico
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i decreti legge convertiti dal parlamento. La necessità di far fronte all’emergenza ha comportato la proliferazione di decreti legge che, soprattutto da febbraio in poi, hanno iniziato ad accumularsi. L’urgenza di convertire in legge tali decreti entro 60 giorni ha imposto che la loro discussione e votazione avesse la priorità nei lavori parlamentari. Vai all’articolo
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i provvedimenti adottati con doppio voto di fiducia. Durante il Conte II, tra camera e senato, le questioni di fiducia poste sono state complessivamente 39 per una media di 2,4 al mese. Anche in questo caso è bene sottolineare l’impatto del Covid sull’attività di governo e parlamento: le fiducie poste dopo il 31 gennaio 2020 sono infatti 29 a fronte di 64 leggi approvate. Su 15 provvedimenti il governo ha posto la fiducia in entrambi i rami del parlamento, impedendo così a deputati e senatori di proporre modifiche. Vai al grafico
84,5%
i disegni di legge di iniziativa governativa tra quelli approvati dal parlamento. La tendenza che vede l’esecutivo dettare l’agenda con il parlamento relegato ad un ruolo di secondo piano è in corso da tempo. Sebbene i numeri del Conte II siano i più “sbilanciati” infatti, le differenze rispetto ai governi Renzi (77,8%), Letta (83,3%) e Berlusconi (78,9%) non sono molto marcate. Indice che questa dinamica non è da attribuire esclusivamente al Covid. Vai al grafico