Il dibattito sul reddito di cittadinanza: 5 semplificazioni Remo Siza Il dibattito sul reddito di cittadinanza e sulle politiche di contrasto della povertà si sta sviluppando in termini molto riduttivi: non tiene conto dei dati prodotti da istituzioni come Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’Istat, INPS, Anpal, Eurostat, organizzazioni internazionali come l’Oecd e l’Ilo (International Labour Organization) e delle numerose ricerche accademiche realizzate in questi anni. Il dibattito non riguarda gli aspetti critici del RDC, ma aspetti più generali che riguardano la sostenibilità finanziaria della misura, i suoi effetti sulla motivazione al lavoro e sulla crescita della dipendenza dei beneficiari dai benefici economici, le distinzioni tra poveri che meritano aiuto e poveri che si ritiene non si impegnino nella ricerca di un lavoro: cinque semplificazioni sono particolarmente evidenti. |
![]() La co-progettazione “interpretata” dal Codice degli appalti non è utile Gli autori propongono le loro riflessioni in merito all’articolo 6 dello schema preliminare di Codice dei contratti pubblici in attuazione dell’articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante “Delega al Governo in materia di contratti pubblici”, che il Consiglio di Stato ha trasmesso qualche settimana fa al Governo. LEGGI > |
![]() Un mix di politiche per contrastare il lavoro povero Avere un lavoro non è sufficiente per scongiurare il rischio di vivere in povertà: questa evidenza si riscontra in tutti i paesi dell’Unione europea in cui la povertà lavorativa si attesta in media intorno al 9%. La povertà lavorativa, così come la povertà in generale, è il risultato di un processo che comprende più cause e non solo salari insufficienti. Per questo, per contrastare il lavoro povero è necessario un mix di politiche. LEGGI > |
![]() La partecipazione dei migranti nella costruzione di policies locali È possibile promuovere una maggiore partecipazione delle persone con background migratorio nella costruzione di policies a vari livelli? Questo contributo propone alcune riflessioni a partire da una ricerca condotta a livello europeo che si inserisce all’interno del progetto SHAPE (SHaring Actions for Participation and Empowerment of migrant communities and LAs) finanziato nell’ambito del Fondo Europeo AMIF 2020. LEGGI > |
![]() Allontanamento zero è legge “Allontanamento zero”, la nuova legge piemontese che regola la tutela minorile, è in primo luogo, per la parte politica che l’ha promossa, una norma con forte valenza identitaria, che si pone come possibile apripista a livello nazionale della diffusione di un nuovo modello di intervento. Al tempo stesso si tratta di una norma problematica da più punti di vista e con incerti sviluppi sia nei principi e obiettivi, sia nelle disposizioni applicative. LEGGI > |