vai a:
- Se le nuove tecnologie di comunicazione e informazione tendono ad annullare le tradizionali coordinate spaziotemporali e con esse le relative distanze e differenze, viviamo nell’epoca della fine delle culture?
- Nell’ipercultura tutto è concomitante, a portata di mano. Legata all’esperienza del consumo, essa promette una gamma di sterminate e simultanee possibilità.
- Di questo scrive il filosofo più pop del momento, Byung Chu-Han nel suo nuovo libro per Nottetempo, Iperculturalità
…
Si interroga Han: se le nuove tecnologie di comunicazione e informazione (ICT) tendono ad annullare le tradizionali coordinate spaziotemporali e con esse le relative distanze e differenze, viviamo nell’epoca della fine delle culture?
Siamo tutti dei «turisti in camicia hawaiana» che vagano per il mondo, liberi dai gravami della storia, dalle ideologie e dalle religioni, oppure viviamo nell’inferno dell’uguale descritto da Bordewijk?
«Where do you want to go today?» recitava il claim di Microsoft nel 1994, magnificando le infinite possibilità offerte dal World Wide Web e dal suo sistema operativo Windows. …