Roberto Speziale – Presidente nazionale Anffas: … “il movimento delle persone con disabilità e delle loro famiglie manifesta tutta la propria indignazione e attende una ferma e più chiara presa di distanze e di smentita dal partito che ospita, tra le proprie liste, l’autore di tali odiose e antistoriche affermazioni” …, in Corriere della Sera/Buone Notizie

 
 29 aprile 2024 
di Roberto Speziale*

 Può darsi che qualcuno abbia visto qualche anno fa La classe degli asini, il film di Andrea Porporati che raccontava una storia vera. Se avete occasione di recuperarlo guardatelo.
È la storia di una maestra piemontese, Mirella Casale, che lottò per l’abolizione di quelle che una volta si chiamavano classi differenziali. Erano le classi in cui la scuola italiana “indirizzava”, diciamo così, i bambini con problemi cognitivi o psichici. O anche quelli di famiglie semplicemente poco abbienti.
Bene: Anffas è stata tra i protagonisti della lotta che a un certo punto si concluse con il superamento delle scuole speciali e delle classi differenziali.
Oggi l’Italia, grazie al proprio modello inclusivo, è internazionalmente riconosciuta tra i Paesi più evoluti in tal senso. Per questo è avvilente leggere che, ancor oggi, un perfetto ignorante della materia (purtroppo candidato alle europee dalla forza politica che esprime i ministri delle Disabilità oltre che dell’Istruzione e del merito), postula un ritorno a tali odiose e discriminanti pratiche: una presa di posizione che lascia veramente basiti.
Tra l’altro fa specie che un generale, il quale dovrebbe avere una ulteriore e particolare sensibilità verso i più fragili, ignori che in Italia la convenzione Onu è legge dello Stato ratificata dal Parlamento sin dal 2009. Fa specie che egli ignori – o sembri ignorare – come il quadro da lui stesso evocato ne rappresenti una palese violazione. 
Allo stesso modo non è da sottovalutare – e forse anzi potrebbe essere l’aspetto più inquietante – il rischio che quelle affermazioni proclamate da un generale, pur nella loro assurdità, trovino proseliti.
E che possano trovarli in particolare tra quanti, in modo subdolo e strisciante, mantengono nei confronti della disabilità e delle persone con disabilità stigmi e pregiudizi. 
Per questi motivi il movimento delle persone con disabilità e delle loro famiglie manifesta tutta la propria indignazione e attende una ferma e più chiara presa di distanze e di smentita dal partito che ospita, tra le proprie liste, l’autore di tali odiose e antistoriche affermazioni.
*Presidente nazionale Anffas 

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