I segnali di disagio e malessere nella condizione di giovani e minori – Openpolis
Il disagio giovanile è un fenomeno complesso e multifattoriale, che può manifestarsi in modi diversi e con intensità variabile. È fondamentale saper riconoscere i segnali di allarme per poter intervenire in modo tempestivo e adeguato.
Perché è importante riconoscere i segnali di disagio?
- Prevenire l’aggravarsi della situazione: Intervenire precocemente può aiutare a prevenire l’insorgenza di problemi più gravi, come disturbi dell’umore, comportamenti a rischio o isolamento sociale.
- Offrire il giusto supporto: Riconoscere i segnali di disagio permette di offrire ai giovani e ai minori il supporto di cui hanno bisogno, sia a livello individuale che familiare.
- Creare un ambiente più accogliente: Un ambiente attento e comprensivo può favorire l’espressione delle emozioni e il superamento delle difficoltà.
Quali sono i segnali di disagio più comuni?
I segnali di disagio possono variare da persona a persona e in base all’età, ma alcuni dei più comuni includono:
- Cambiamenti nell’umore: Tristezza persistente, irritabilità, apatia, ansia eccessiva.
- Alterazioni del comportamento: Isolamento sociale, difficoltà nella comunicazione, cambiamenti nelle abitudini alimentari o del sonno, aumento dell’aggressività o della impulsività.
- Difficoltà a scuola: Calo del rendimento scolastico, difficoltà a concentrarsi, frequente assenza.
- Problemi di salute fisica: Mal di testa ricorrenti, dolori muscolari, disturbi gastrointestinali, senza cause apparenti.
- Uso di sostanze: Alcol, droghe, fumo, come tentativo di affrontare le proprie emozioni.
- Ideazione suicidaria: Pensieri ricorrenti di morte, autolesionismo.
È importante sottolineare che non tutti questi segnali indicano necessariamente un problema grave, ma è sempre meglio parlarne con un professionista.
A chi rivolgersi?
Se noti questi segnali in un giovane o un minore, non esitare a rivolgerti a:
- Pedagogo o psicologo scolastico: Possono offrire un primo ascolto e un supporto adeguato.
- Medico di famiglia: Può valutare la situazione e indirizzare verso specialisti se necessario.
- Servizi sociali: Possono fornire sostegno alle famiglie e ai minori in difficoltà.
- Associazioni e centri specializzati: Offrono servizi di ascolto, consulenza e terapia.
Come affrontare il disagio giovanile?
- Ascolto attivo: Offri un ambiente sicuro e accogliente dove il giovane possa esprimere le proprie emozioni senza essere giudicato.
- Empatia: Mettiti nei suoi panni e cerca di capire cosa sta provando.
- Collaborazione: Coinvolgi anche altre figure significative, come genitori, insegnanti o amici.
- Professionalità: Non esitare a chiedere l’aiuto di un professionista.
