La recente polemica riguarda il terzo volume del manuale di storia per le superiori
“Trame del tempo, dal Novecento a oggi”, pubblicato da Laterza,
che è stato contestato dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Il ministro ha chiesto verifiche sul testo, sostenendo che non possono essere adottati manuali contenenti frasi offensive o affermazioni tendenziose che alterino la verità dei fatti, in nome della serietà storica e della scuola democratica19.
La reazione di Alessandro Laterza, presidente della casa editrice, è stata netta: ha definito la richiesta di verifiche “l’anticamera della censura”, sottolineando che il libro racconta la storia senza censure, anche quando i fatti sono scomodi per il potere politico134. Secondo Laterza, accettare queste richieste significherebbe intaccare la libertà di insegnamento e di espressione.
Il manuale in questione, nelle pagine contestate, affronta temi come le elezioni del 2022 e il governo Meloni, descrivendo Fratelli d’Italia come catalizzatore dei voti dell’estrema destra e accostando il governo all’ultradestra europea e al fascismo, con riferimenti a “misure liberticide” e “piani di deportazione” per la gestione dei migranti9. Queste espressioni hanno scatenato la reazione di esponenti del partito di governo, che hanno parlato di faziosità e di rischio di alterazione della formazione degli studenti9.
In sintesi, la richiesta di verifiche del ministro Valditara è stata interpretata dagli editori e da parte del mondo della scuola come un tentativo di limitare la libertà di informazione e di insegnamento, aprendo un dibattito sull’indipendenza dei manuali scolastici dalla pressione politica139.
https://x.com/Corriere/status/1938904634770203038
https://x.com/CorriereTorino/status/1938898823708815660
