La sindrome della “personalità autoritaria”, le analisi del gruppo di Theodor W. Adorno alla Stanford University in California, anni ’50

Negli anni ’40 e ’50, Theodor W. Adorno e i suoi collaboratori Else Frenkel-Brunswik, Daniel Levinson e Nevitt Sanford, provenienti dalla Scuola di Francoforte, condussero una ricerca fondamentale all’Università della California a Berkeley (non a Stanford), che portò alla pubblicazione nel 1950 del libro “The Authoritarian Personality” (“La personalità autoritaria”). Questa ricerca rappresenta uno dei primi studi empirici sulla psicologia del fascismo e dell’autoritarismo.

Il concetto centrale è la “personalità autoritaria”, definita come una sindrome costituita da un complesso di atteggiamenti e tratti psicologici che predisporrebbero un individuo a diventare autoritario e conformista. Secondo Adorno et al., questa struttura di personalità si sviluppa in parte a partire dall’infanzia attraverso un tipo particolare di socializzazione in famiglie autoritarie e repressivi. Genitori severi, che impongono disciplina tramite punizioni rigide e un conformismo esasperato alle norme sociali, generano nei figli conflitti interiori di ammirazione e aggressività. Questi sentimenti negativi repressi vengono poi spostati verso gruppi sociali emarginati o minoritari, che diventano “capri espiatori” delle tensioni accumulate.

La sindrome della personalità autoritaria comprende caratteristiche come il convenzionalismo (adesione rigida alle norme sociali), la sottomissione all’autorità, l’aggressività autoritaria verso i gruppi percepiti come devianti, e la mancanza di introspezione critica. La scala di misurazione sviluppata da Adorno e colleghi, la “F-scale” (dove “F” sta per “fascista”), serve a quantificare l’intensità di questi atteggiamenti nell’individuo.

Il lavoro di Adorno è stato fondamentale per comprendere i meccanismi psicologici alla base dell’autoritarismo e della discriminazione sociale, mettendo in luce come i processi educativi e sociali precoci possano determinare comportamenti di conformismo e ostilità verso gli “altri”. Tuttavia, critici come Zygmunt Bauman hanno sottolineato che Adorno e i suoi collaboratori concentrarono la loro analisi soprattutto sugli aspetti individuali e psicologici, trascurando fattori sociali e ambientali più ampi.

In sintesi, la sindrome della personalità autoritaria descritta dagli studi di Adorno e colleghi negli anni ’50 è una configurazione psicologica radicata nell’infanzia, che predispone all’obbedienza a forme di potere autoritario e al pregiudizio contro minoranze o gruppi devianti, riflettendo un modello critico per analizzare fenomeni politici e sociali dell’epoca e oltre.doppiozero+5

  1. https://www.doppiozero.com/la-personalita-autoritaria
  2. https://unitesi.unive.it/retrieve/5c9166b5-1a57-4b2f-8b29-f04c8c269181/860990-1213745.pdf
  3. https://it.wikipedia.org/wiki/Personalit%C3%A0_autoritaria
  4. https://unitesi.unive.it/bitstream/20.500.14247/6097/1/860990-1213745.pdf
  5. https://www.stateofmind.it/2016/07/personalita-autoritaria-destra-politica/
  6. https://romatrepress.uniroma3.it/wp-content/uploads/2019/05/lecr-givt.pdf
  7. https://www.igorvitale.org/le-definizione-di-personalita-autoritaria-di-adorno-riassunto-completo/
  8. https://www.cambridge.org/core/journals/italian-political-science-review-rivista-italiana-di-scienza-politica/article/la-socializzazione-politica/8575F745CCF442991BCA4AF50045C20D
  9. https://www.filosofico.net/persautoritaria.htm
  10. https://www.studocu.com/it/document/universita-degli-studi-di-messina/scienze-e-tecniche-psicologiche/psicologia-sociale-e-di-comunita/98656771

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