Le opinioni e i giudizi “gridati” nei dibattiti televisivi da parte dei cosiddetti “esperti”

Le opinioni e i giudizi “gridati” nei dibattiti televisivi da parte dei cosiddetti “esperti” spesso sono caratterizzati da una comunicazione enfatica e polarizzante che mira a catturare l’attenzione del pubblico. Questo fenomeno è legato a dinamiche di spettacolarizzazione e politicizzazione, dove il senso comune e la disputa pubblica si intrecciano con le posizioni degli esperti.

Diversi studi sociologici rilevano che alcune scuole di pensiero ritengono che il discorso critico debba dialogare con il senso comune, anche quando critico, e che le contraddizioni e giustificazioni espresse durante questi dibattiti manifestano spesso un rapporto ambivalente tra conoscenze scientifiche e percezioni condivise. In televisione, la necessità di competere per l’audience può accentuare l’uso di toni forti, posizioni nette e giudizi espressi in modo veemente dagli esperti per influenzare l’opinione pubblica. Inoltre, la retorica mediatica tende a privilegiare la polarizzazione e la contrapposizione, anche a discapito di approfondimenti più sfumati o complessi.

Si osserva inoltre come una certa superficialità e approssimazione nei dati o nei sondaggi usati in questi dibattiti possa contribuire a creare confusione tra il pubblico, con informazioni a volte strumentalizzate per sostenere posizioni contrapposte, accentuando ulteriormente la polarizzazione e la spettacolarizzazione del dibattito pubblico.iris.uniss+2

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