in https://www.lastampa.it/esteri/2025/12/15/news/l_odio_di_trump_per_l_europa-15434890/
Bill Emmott, ex direttore dell’Economist e analista di geopolitica, firma un editoriale su La Stampa del 15 dicembre 2025 (p. 12) che ribalta la narrativa sull’elezione di Donald Trump.
Il titolo – “L’odio di Trump per l’Europa dimostra la nostra potenza. Senza di lui rinasceremo” – cattura l’essenza del suo ragionamento:
l’ostilità dichiarata del presidente USA verso l’Unione Europea non è un segno di debolezza europea, ma una prova della sua forza intrinseca e del potenziale di rinascita autonoma.
Il nucleo dell’argomentazione
Emmott parte dall’analisi delle dichiarazioni trumpiane post-elettorali: Trump ha definito l’Europa un “nemico” economico e commerciale, minacciando dazi punitivi e il ritiro dal sostegno NATO.
Per l’autore, questo odio non deriva da una superiorità americana, ma da una paura profonda. L’UE, con il suo mercato unico da 450 milioni di consumatori, le sue norme sociali avanzate e la transizione verde (Green Deal), rappresenta un modello alternativo al capitalismo selvaggio USA.
Trump vede nell’Europa una minaccia esistenziale al suo protezionismo nazionalista.
- Potenza economica: L’UE è il primo partner commerciale degli USA (export USA verso UE: 600 miliardi di euro annui). Senza l’Europa, l’economia americana perderebbe slancio.
- Potenza strategica: La NATO dipende dal 70% della spesa USA, ma l’Europa sta aumentando i suoi contributi (Germania al 2% del PIL dal 2024).
- Potenza soft: Modelli come il welfare state europeo e la leadership climatica ispirano il Sud globale, erodendo l’egemonia culturale USA.
La profezia di rinascita
Emmott prevede che l'”odio” trumpiano acceleri l’autonomia europea. Senza illusioni atlantiste, l’UE rafforzerà:
- La difesa comune (PESCO e fondo da 100 miliardi).
- L’industria strategica (chip, batterie, AI: vedi Chips Act UE).
- Una politica estera multipolare, con accordi diretti con Cina e India.
Senza Trump – o dopo un suo eventuale fallimento – l’Europa rinascerà unita, più sovrana. Emmott cita Macron e Scholz come pionieri di questa svolta, auspicando un “risveglio gaullista” continentale.
