I sessantenni di oggi hanno assistito in diretta ai grandi cambiamenti della società italiana: nati in Paese ancora contadino, oggi vivono in mezzo a veloci innovazioni tecnologiche che hanno fortemente modificato anche il loro modo di lavorare.Non si tratta di un cambiamento neutro. Nella vita di una persona il lavoro risponde infatti a una pluralità di funzioni: oltre a dargli il pane, è anche un’importantissima fonte di identità. Lo si può osservare anche nella vita quotidiana, quando chiediamo a qualcuno “che lavoro fai?” o quando un ragazzino alle scuole elementari racconta quale lavoro fa suo padre o sua madre.E’ per queste ragioni che la crisi economica ha colpito a fondo e in certi casi ha determinato tragedie personali molto dolorose […] SEGUE
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L’articolo è davvero ottimo, complimenti.
Fai bene ad auto-rilanciarti.
a presto
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Caro Paolo, proprio un bell’articolo, complimenti.
Il problema di adeguarsi a una nuova situazione che l’uomo si trova a vivere in questo tempo è veramente drammatica. Grazie per questi spunti di riflessione. Buona giornata!
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grazie per il feedback, maria luisa.
questa riflessione che faccio da tempo sulla Terra è anche l’oggetto, in chiave simbolica, del saggio che publicherete com Zephyro editore.
C’è uno studioso, Lovelock, che considera la terra un autonomo essere vivente. quasi un pensante che per ora sa equilibrare i danni che gli uomini fanno nella loro voracità produttiva e demografica. Molti equilibri ormai hanno superato il limite della soglia. Se non si inverte la tendenza (il che vuole dire MENO DEMOGRAFIA, MENO PRODUZIONE, MENO INQUINANTI e in alternativa PIU’ ANIMALI, PIU’ NATURA, PIU’ PULIZIA AMBIENTALE), Gaia, la Terra, si scollerà di dosso gli uomini come fa un animale che si scrolla l’acqua dalla pelliccia
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