Gentilissimo professore,
so che forse mi sto muovendo troppo presto per la tesi di terzo anno, visto che inizio il terzo anno tra poco, ma mi chiedevo se fosse possibile lavorare con lei alla sua realizzazione.
Ho già incontrato la prof. (..) la quale mi ha chiarito un pochino le idee spiegandomi sia meglio attingere idee da una tematica già trattata, ad esempio nel corso del tirocinio. Ho poi contattato il Dott. /…) (mio supervisore di tirocinio) e lavorato con lui sul possibile tema.
Mi piacerebbe, per la tesi, analizzare il fenomeno dell’abuso alcolico tra i teenagers, presentare magari i risultati di un questionario somministrato nelle scuole, per poi giungere a rispondere alla domanda che mi sono posta al termine del tirocinio: al NOA giungono soprattutto uomini e donne di mezza età, ma i ragazzi che abusano di alcol dove vanno? Quali sono i servizi che si prendono cura di questo problema? Quali le politiche legislative di contrasto al problema?
Questa ovviamente è solo un’idea, cosa ne pensa?
Anticipatamente ringrazio e distintamente saluto.
RISPONDO
gentile (..)
l’idea di PENSARE la tesi per tempo è ottima.
la costruzione di un testo scritto è sempre come un lungo viaggio.
vedrai che la tua scaletta iniziale cambierà e verrà regolarmente aggiornata ed integrata con altre connessioni e filoni di indagine professionale
la profsa (..) è una delle maggiori esperte italiane in metodologia della ricerca e sarà in grado di darti tutti i suggerimenti necessari per definire il questionario e le sue modalità di somministrazione ed analisi
(..) è professionalizzato da tempo sul tema delle dipendenze e (…) ha lavorato per anni nelle alcoldipendenze
dunque avrai ogni supporto possibile
quanto a me il mio lavoro di “consulenza” consiste nell’offrire a tantissimi studenti italiani dei servizi fonti informative e selezionate in tema di politica dei servizi sociali
leggerò dunque volentieri i tuoi semilavorati
nel frattempo posso dirti che la tua ipotesi di ricerca è molto buona
secondo me le giovani generazioni non distinguono fra uso ed abuso di sostanze alcoliche.
il comportamento estremo è tipico dei post-adolescenti. e dato oggi le adolescenze sono molto lunghe la sitazione è quella di un mimetismo dentro comportamenti vissuti come normali. bassa percezione del rischio, allentamento delle grandi istituzioni educative, sollecitazione del mondo esterno sono tutti fattori che congiurano ad abbassare le autodifese della propria salute
alcuni di loro, poi arriveranno ai servizi sociosanitari quando l’alcol avrà cominciato ad incidere sui loro corpi. ed allora i servizi faranno, come potranno, il loro lavoro
dunque l’orizzonte del tuo argomento dovrebbe indagare sul tema più generale delle “dipendenze” (perchè si manifestano in modo diffuso questi comportamenti?) al cui interno ci sono le forme particolari di tossicodipendenza (da alcol, da nuove sostanze ecc,)
è solo un piccolo spunto
quanto al mio blog il tema è monitorato qui:
https://polser.wordpress.com/category/4-bisogni-domanda-e-offerta/dipendenze/
buoni giorni e buon lavoro
paolo ferrario