Pietro Ichino, “La Cisl ha sempre avuto ragione” | Bergamo | Bergamo News

Minacciato da più parti, teorico della flessibilità sicura e di un lavoro che va cambiato fino in fondo per essere salvato, ma anche per anni sindacalista e avvocato del lavoro, per 41 anni iscritto alla Cgil, il senatore del Pd Pietro Ichino continua a dire quel che pensa senza nessuna remora, come se non avesse mai corso nessun rischio. Oggi, 16 settembre, ha strappato applausi al convegno organizzato all’Università in Sant’Agostino per i 60 anni della Cisl, al quale ha partecipato anche il segretario generale  Raffaele Bonanni.
Sessant’anni in cui tutto è cambiato nel mondo del lavoro – ha sottolineato Ichino -. Sessant’anni che ci dimostrano come la Cisl ha sempre avuto ragione”. Parole dopo le quali Bonanni ha guardato dritto negli occhi, soddisfatto, Gigi Petteni seduto in prima fila, godendosi il lungo applauso del pubblico dell’aula 5. “La Cisl ha avuto ragione negli anni ’60, quando invece la Cgil decise di aprire una stagione più calda. Ha avuto ragione sullo Statuto dei Lavoratori, sostenendo che le leggi non dovevano comunque oltrepassare, in importanza, la contrattazione collettiva. Ha avuto ragione anche sul part-time, contro il quale il mio partito, il Pci, votava contro anche negli anni ’80. La Cisl ha avuto ragione sulla legge Biagi, nel condividerla, una legge che è passata come una forma di liberalizzazione selvaggia del mondo del lavoro e che invece non ha mai istituzionalizzato una sola e nuova forma di lavoro precario che non ci fosse già. Anzi, semmai ha messo delle regole“.
Ragionamenti di storia sindacale, quelli di Ichino, ma anche e soprattutto di politica, per parlare di un Pci e di una sinistra troppo spesso in ritardo su certi temi e di una “Cgil che ha spesso avuto ragione su tante cose, ma alla quale la Cisl, dal punto di vista strategico, ha sempre insegnato qualcosa”. Musica per le orecchie di tutti, anche quando il senatore del Pd ha parlato del suo disegno di legge, depositato in Senato, che punta a istituire nuove forme di partecipazione dei lavoratori, in piena linea con il titolo del convegno di oggi: “Partecipazione dei lavoratori e democrazia economica. Una sfida da vincere”. C’erano anche il rettore Stefano Paleari, il segretario della Cisl bergamasca Ferdinando Piccinini,  i docenti Aldo Carera e Carlo Dell’Aringa, e ha chiuso gli interventi Raffaele Bonanni: “La partecipazione del lavoratore è l’unica strada possibile, l’unica strada che si può opporre all’antagonismo e può far riflettere sulla vita e sul lavoro”.

L’intervento – Ichino strappa applausi a Bergamo “La Cisl ha sempre avuto ragione” | Bergamo | Bergamo News.

2 commenti

  1. Certo è oggi interessante riflettere, vista la divisione sindacale favorita dall’attuale Governo e l’isolamento della FIOM, in alternativa alla positiva concertazione tra le parti sociali costruita (e votata dai lavoratori)nel 2007,ai tempi del Prodi bis.
    Ma negli anni ’60 la cultura e la pratica degli accordi separati della Cisl non fu la scelta migliore, e invece la scelta della Cgil di rilanciare le lotte aprì la strada alla partecipazione dei lavoratori, ai Consigli dei Delegati e all’unità sindacale.
    Dopo la rottura di questa sarà più difficile ora proporre la “nuova partecipazione dei lavoratori” di cui parla Ichino, la quale non deve assolutamente diventare un accordo neocorporativo con una parte dei lavoratori contro tutti gli altri.

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  2. caro giorgio
    sono in totale dissenso con la tua valutazione
    è la fiom che si è isolata da sola.
    d’altra parte la cgil non è mai uscita dal cerchio chiuso del sindacato cinghia di trasmissione del partito. a sua volta derivante dalla cultura della spallata rivoluzionaria di tipo leninista
    ora pagano la loro distanza dalle trasformazioni del mercato del lavoro e delle merci.
    e il paradosso è ancora più spaventoso: la crisi di produzione (ma soprattutto di vendite del prodotto) è derivante dalla cultura di sinistra favorevole alla glogalizzazione (e alla sua non regolazione: vedi la teoria delle frontiere aperte della pessima politica turco) .
    ti confesso che mi spiace che non hai speso neppure una parola per pietro ichino, che vive da vent’anni con la scorta poichè i nipotini della terza internazionale hanno promesso di fargli la pelle
    grazie per il commento
    e buoni giorni
    paolo ferrario

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