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La vera sfida partirà nel 2013 quando tutte le Regioni dovranno fare i conti con i costi standard previsti dal quinto dei decreti attuativi del federalismo fiscale ora alla firma del capo dello Stato. Saranno i costi standard a decidere come finanziare le cure del Ssn con la promessa di abbattere per sempre sprechi e sperperi, almeno così si spera, perché saranno costruiti in base alle performance di tre Regioni benchmark scelte in una rosa di cinque che dovranno aver dimostrato di avere i conti a posto garantendo allo stesso tempo prestazioni di qualità ai propri cittadini.
Per il Sud (dal Lazio in giù), alle prese da anni con voragini nei conti di Asl e ospedali, si tratta di uno sforzo non da poco. E senza ciambelle di salvataggio, visto che tutti i tentativi di inserire indici e parametri di deprivazione (basati cioè sulle peggiori condizioni socio-economiche del meridione) sono andati falliti. L’unico contentino è che tra le tre Regioni di riferimento per i costi standard ce ne dovrà essere una del Sud (accanto a una del Centro e una del Nord).segue qui: