dopo la mia nota sulla miserabile vicenda del video del bambino prelevato a scuola in esecuzione di una ordinanza del Tribunale Minori
la vicenda (che è giudiziaria a causa dei conflitti genitoriali della “sacra famiglia italiana”, ma che è innanzitutto psicologica per il bambino) ha avuto un ulteriore sviluppo:
- sentenza della Cassazione che ha accolto il ricorso della donna e ha disposto un nuovo processo d’Appello davanti alla Corte di Brescia.
- I giudici della Cassazione si sono pronunciati sulla questione della sindrome di alienazione parentale (Pas), che i giudici del merito avevano ritenuto decisiva per toglierlo alla mamma, attribuendogli un “forte conflitto di fedeltà nei confronti della madre” e “un ingiustificato rifiuto di rapporti con il padre”. Hanno stabilito che le critiche alla Pas “non sono state esaminate nel provvedimento impugnato” disattendendo “la necessità che il giudice del merito, ricorrendo alle proprie cognizioni scientifiche, ovvero avvalendosi di idonei esperti, verifichi il fondamento, sul piano scientifico, di una consulenza che presenti devianze dalla scienza medica ufficiale” da La Repubblica )
Nulla cambia della mia argomentazione.
Basterebbe leggere fra le righe del comportamento della madre così come riferito da Repubblica:
Ieri sera ci sarebbe stato un momento di tensione fra i genitori, proprio quando la madre è andata a prendersi il figlio. La donna, non avendo trovato subito il bambino nella casa-famiglia di Padova dove è ospitato, si è presentata a casa del padre, fino a ieri unico affidatario, mostrando copia della sentenza dei supremi giudici che avevano cassato il decreto della Corte d’Appello di Venezia. “Lui – ha detto, riferendosi all’ex coniuge – ha richiuso subito la porta, ma il bambino ha sentito la mia voce ed è uscito dalla casa, salendo nella mia macchina”.
Titolo della storia: come distruggere il figlio in nome del dominio materno e paterno
Paolo Ferrario
Ricorda anche le annotazioni di Claudio Risè:
BAMBINO CONTESO/ Risé: ecco i danni della guerra tra genitori