Risposta in riferimento a questo rapporto analitico sulla nuova legge della Regione Lombardia sui SERVIZI SANITARI E SOCIOSANITARI:
quesiti che mi sono stati posti dall’assessore ai servizi sociali di un comune lombardo:
- Alla luce della nuova riforma sociosanitaria in Lombardia (articolo a cura di Valentina Ghetti di lunedì 26 ottobre su Lombardiasociale ), come secondo Lei si devono porre le ASP in questo processo di trasformazione? Ad oggi l’ASP che presiedo gestisce una RSA ed un Hospice e, da poco, è stata avviata la procedura per l’accreditamento per ADI come UO, focalizzata sulle cure palliative, tuttavia lo statuto prevede la possibilità di erogare tutto l’universo delle prestazioni sociosanitarie e socioassistenziali.
- Secondo il suo parere, visto e considerato la riforma regionale in atto, quale dovrebbe essere l’area di sviluppo, nella sfera di competenza dei Comuni (servizi sociali), più idonea per le ASP? Il potenziamento delle UO (SAD, SADH, trasporto sociale…) da mettere a disposizione delle gestioni associate intercomunali presenti o l’erogazione di prestazioni socio-assistenziali delegate dai Comuni (tutela minori, assistente sociale territoriale…)? Dalla riforma regionale sembrerebbe invece che a regime sia l’ASST l’ente preposto ad erogare anche questa tipologia di servizi (sociali territoriali e domiciliari delegati dalle ATS o dai Comuni)
Una parziale risposta alle questioni in forma di AUDIO:
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