Quale idea abbiamo della vecchiaia, della disabilità, della demenza?
Ciò che realmente pensiamo dell’età senile, e non solamente ciò che ammettiamo di pensare, influenza l’interazione con gli anziani, sani e malati, autosufficienti o disabili.
Si può imparare a comunicare in un modo più appropriato con le persone anziane in difficoltà, ad apprendere modalità relazionali e comunicative il più corrette possibile, a fronteggiare in termini più consoni chi esprime una sofferenza psichica.
Una particolare attenzione viene posta sulla comunicazione non verbale,quale registro determinante per comprendere più approfonditamente le espressioni del disagio e cogliere le modalità individuali di tali manifestazioni.
Anche i silenzi devono essere “ascoltati” e compresi.
1. La condizione degli anziani oggi
2. Aspetti generali della comunicazione
3. Alla voce comunicazione
4. Qualità e caratteristiche della relazione
5. La comunicazione: oltre il verbale
6. La demenza: quale difficoltà di comunicazione, linguaggio e senso?
7. La relazione con l’ambiente di vita: il metodo Montessori per l’orientamento e per l’integrazione degli anziani con e senza demenza
8. La comunicazione nell’équipe curante
9. La comunicazione impegnativa
Carlo Cristini
Docente di Psicologia Generale, Università degli Studi di Brescia.
Fabrizio Arrigoni
Docente di Pedagogia e Antropologia e dei laboratori di Geriatria e della Comunicazione della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Brescia, Docente di Antropologia presso l’Università Pontificia Salesiana di Torino, Docente di Medical Humanities presso l’Università di Cagliari.
Marco Fumagalli
Docente di Metodologia del lavoro sociale. Attualmente lavora per la Cooperativa La Meridiana di Monza presso l’Oasi San Gerardo di Monza
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