Il ministro dell’Interno Salvini chiude i porti a una nave carica di migranti in rotta verso l’Italia. La decisione arriva dopo il rifiuto di Malta ad accogliere l’”Aquarius” con oltre 600 profughi a bordo. Tra loro ci sono donne incinta e molti minorenni.
Come scrivono Francesco Grignetti e Ilario Lombardo la mossa del Viminale “punta a smuovere l’Europa”.
Il premier Conte, di ritorno dal G7 in Canada, è stato avvisato con una telefonata e ha detto: “L’Italia è sola”.
La nave Aquarius con 629 migranti a bordo arriverà tra quattro giorni a Valencia. Il primo ministro Pedro Sanchez ha consentito l’attracco in Spagna: «È nostro dovere contribuire a evitare una catastrofe umanitaria». Il ministro dell’Interno Salvini annuncia che terrà comunque lontana dai porti italiani anche la Sea Watch 3.
Un calcolo abbastanza miope – lo definisce Marcello Sorgi – quello del ministro dell’Interno esultante per aver costretto la Aquarius ad allontanarsi dalle coste siciliane. Non è così che si ottiene la soluzione a un problema enorme.
I migranti dell’Aquarius portati a Valencia su navi italiane
Quattrocento migranti dei 629 che erano a bordo dell’Aquarius sono stati trasferiti ieri su due navi italiane, la Orione della Marina militare e la Dattilo della Guardia Costiera. Su queste navi saranno quindi trasportati a Valencia. Anche l’Aquarius si dirigerà verso la Spagna con i 229 passeggeri rimanenti. Il viaggio di circa 1.400 chilometri durerà quattro giorni.
L’Aquarius è una vecchia imbarcazione della Guardia Costiera tedesca, che l’aveva usata dal 1977 al 2008. Dal 2006 è utilizzata per il salvataggio dei migranti nel Mediterraneo dalle organizzazioni Sos Méditerranée e Medici Senza Frontiere. Lunga 77 metri e in grado di ospitare fino a 500 persone, batte bandiera di Gibilterra.
Per la Francia il governo italiano è stato «vomitevole»
Intanto sono arrivate le prime reazioni ufficiali dei paesi europei sulla scelta del governo italiano di chiudere i suoi porti alla Aquarius. La Spagna, per bocca del ministro della Giustizia Dolores Delgado, ritiene il comportamento italiano «passibile di violazioni penali». Dalla Francia invece il portavoce di En Marche!, il partito fondato da Macron, giudica «vomitevole» il rifiuto all’accoglienza da parte di Salvini. Più sfumato ma altrettanto netto il premier francese che definisce «irresponsabile» e «cinica» la posizione del nostro governo. Replica del premier Conte: «L’Italia non può accettare lezioni ipocrite da Paesi che in tema di immigrazione hanno sempre preferito voltare la testa dall’altra parte». Salvini: «I francesi fanno i fenomeni ma hanno respinto piu di diecimila persone alle frontiere con l’Italia. Tra cui numerosissime donne e bambini. Tra parentesi, mi lasci ricordare che la regione italiana che più ha accolto è la Lombardia. Giusto per sottolineare che ogni accusa di razzismo è ridicola. Aggiungo che riguardo al nord Africa tutti noi, ahimè, paghiamo l’instabilità portata dai francesi in Libia e a sud della Libia».
Conte pretende le scuse dalla Francia, minaccia altrimenti di far saltare il vertice in programma per venerdì.
La crisi dell’Aquarius divide l’Europa. Scoppia la lite tra Italia e Francia con Macron che attacca Roma: “Cinica e irresponsabile sui migranti”.
La replica di Conte: “Non accettiamo lezioni ipocrite”. Il vertice in programma per venerdì è a forte rischio. Come scrive Ilario Lombardo, adesso il premier italiano pretende delle scuse.
Intanto Salvini lavora a un piano anti-sbarchi che prevede l’allestimento di campi profughi nel Nord Africa.
“Il sovranismo genera conflitti” sostiene nel suo editoriale Gian Enrico Rusconi.
