l’ordine assistenti sociali chiede: “specifiche misure di sicurezza volte a prevenire e gestire episodi di violenza, modalità di rilevazione e segnalazione degli eventi sentinella da parte degli enti di appartenenza, protocolli operativi  con le forze dell’ordine” per garantire interventi tempestivi e assistenza alle vittime, Comunicato stampa del 22 febbraio 2019

Comunicato stampa del 22 febbraio 2019

“L’incolumità degli assistenti sociali o di chi, nei centri per l’impiego, lavorerà per l’applicazione del Reddito di Cittadinanza, non è affare della maggioranza”.

Lo dice Gianmario Gazzi, presidente del Cnoas, Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali.
“La commissione Lavoro del Senato dove sono in discussione gli emendamenti al decreto  – spiega – ha infatti bocciato il nostro all’articolo 5 nel quale chiedevamo “specifiche misure di sicurezza volte a prevenire e gestire episodi di violenza, modalità di rilevazione e segnalazione degli eventi sentinella da parte degli enti di appartenenza, protocolli operativi  con le forze dell’ordine” per garantire interventi tempestivi e assistenza alle vittime. La nostra battaglia non si ferma. Faremo altrettanto nel passaggio alla Camera”.

“Chiediamo ai nostri iscritti e a chi ha a cuore l’incolumità di chi da sempre lavora a diretto  contatto con il disagio e la povertà, e non per un voto in più, di essere protagonisti e parti attive di un intervento di pressione verso i parlamentari di tutti i partiti. Partiamo con una petizione. Non abbiamo bisogno di solidarietà postuma – conclude –  ma di fatti”.

 

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RDC: GAZZI, “Aggressione degli assistenti sociali? Nessuna prevenzione”

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