È la Giornata mondiale della lotta alla desertificazione e alla siccità, 17 giu 2020

È la Giornata mondiale della lotta alla desertificazione e alla siccità. Ansa: «Anche il nostro paese è a rischio desertificazione. Secondo il Cnr, in Sicilia le aree a rischio sono il 70%, in Puglia il 57%, nel Molise il 58%, in Basilicata il 55%, mentre in Sardegna, Marche, Emilia-Romagna, Umbria, Abruzzo e Campania sono comprese tra il 30 e il 50%. L’Unccd [la Convenzione delle Nazioni unite per combattere la desertificazione – ndr] ha dichiarato colpiti da desertificazione 13 Stati membri dell’Ue: Italia, Bulgaria, Cipro, Croazia, Grecia, Lettonia, Malta, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Ungheria. Secondo uno studio dell’Unccd, nel mondo perdiamo 12 milioni di ettari di terra fertile ogni anno. Un miliardo e mezzo di persone traggono il loro sostentamento da terreni che sono a rischio desertificazione. Le ragioni principali del fenomeno sono il riscaldamento globale, lo sfruttamento intensivo del terreno e l’inquinamento. […] Obiettivo della Convenzione è mitigare gli effetti della siccità attraverso attività di cooperazione internazionale e accordi di partenariato nei Paesi più colpiti, in particolare in Africa. Le strategie sono miglioramento della produttività del suolo e gestione sostenibile del territorio e dell’acqua. […] L’Italia ha ratificato la sua adesione alla Unccd nel 1997, sia in veste di Paese donatore sia come Paese colpito dalla desertificazione. […] La siccità attanaglia l’Italia. Un quinto del territorio italiano è a rischio desertificazione a causa dei cambiamenti climatici, ma anche del progressivo consumo di suolo e della mancata valorizzazione dell’attività agricola nelle aree più difficili. A tutto questo si aggiunge la drammatica diminuzione delle piogge. […] Secondo il Centro euromediterraneo per i cambiamenti climatici “entro fine secolo in Italia la temperatura potrà aumentare tra 3 e i 6 gradi”, con un’estremizzazione del nostro clima accompagnata da precipitazioni violente alternate a periodi di aridità».

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