Politica italiana e la follia del grillo (in minuscolo)

la follia del grillo (in minuscolo):

Grillo, in collegamento con una tavola rotonda organizzata a Bruxelles dal presidente dell’Europarlamento David Sassoli, parla del referendum come del «massimo dell’espressione democratica»

e afferma: «Non credo più in una forma di rappresentanza parlamentare, ma nella democrazia diretta», «possiamo fare tutto con il voto digitale, anche una consultazione a settimana».

Sulla riforma elettorale Grillo ha ribadito la sua vecchia idea del sorteggio tra gli eletti.

Nadia Urbinati
26 settembre 2020
Il fondatore del Movimento 5 stelle sogna un parlamento scelto per sorteggio: sarebbe la fine del confronto tra opinioni legittime e diverse che è alla base delle nostre società
Grillo crede nel referendum come «massima espressione democratica».  Invece di referendum che emendano quel che i parlamentari hanno deciso, propone continui referendum sulle questioni da risolvere.
 Grillo vede bene che il fondamento del sorteggio è nel giudizio: “Se un giurato di una giuria popolare può dare un ergastolo, allora può anche occuparsi a tempo determinato del suo paese, della politica».
 Il fondatore del Movimento 5 stelle vuole sostituire il rozzo voto elettorale col modernissimo e igienico voto digitale.

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