È la Giornata mondiale del cuore, 29 sett 2020

La Repubblica: «Infarto e ictus uccidono ogni anno 240.000 persone in Italia e rappresentano la prima causa di morte e invalidità. Eppure, sono anche le malattie che si possono meglio prevenire grazie a stili di vita e farmaci. […] Le malattie cardiovascolari, ricorda l’Istituto superiore di sanità (Iss), “sono responsabili del 44% di tutti i decessi”, e chi sopravvive a un attacco cardiaco diventa un malato cronico. In Italia, “la prevalenza di cittadini affetti da invalidità cardiovascolare è pari al 4,4 per mille, e il 23,5% della spesa farmaceutica è destinata al cardiovascolare”. La prevenzione è aumentata negli ultimi anni, ma non è ancora abbastanza. “Se la pressione alta e un eccessivo consumo di sale sono ormai fattori di rischio noti, il colesterolo alto, l’obesità, il fumo, l’uso di sostanze eccitanti e un’inadeguata attività fisica restano ancora incredibilmente sottovalutate”, spiega Michele Gulizia, direttore della Cardiologia dell’Ospedale Garibaldi-Nesima di Catania e presidente della Fondazione per il tuo cuore dell’Associazione medici cardiologi ospedalieri (Anmco). Soprattutto, però, aggiunge, “c’è ancora poca consapevolezza dell’importanza di controlli periodici”».

Lascia un Commento se vuoi contribuire al contenuto della informazione