Fine vita. Primo sì della Camera. Il testo ora al Senato. Obiezione di coscienza garantita per gli operatori. Sì a emendamento che prevede ok di un solo medico per attestare gravità patologia
Lo scorso marzo si sono espressi a favore del provvedimento sulla morte volontaria medicalmente assistita PD, 5 Stelle, Leu e Più Europa. Italia Viva ha dato libertà di voto. Contrari FI (ma alcuni hanno votato sì) Lega, FdI, Coraggio Italia e NcI. Rispetto al testo elaborato dalle commissioni diverse le modifiche sono state approvate, in quei giorni, dall’aula di Montecitorio. Tra queste il fatto che la patologia di cui si soffre dovrà essere attestata dal medico di medicina generale o dal medico che ha in cura il paziente. Non serviranno più entrambe le attestazioni.
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