Grusol, Appunti sulle politiche sociali, n. 1-2023 / Appunti 242

Il nuovo numero di Appunti sulle politiche socialin. 1-2023
IL SOMMARIO

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Dar casa al tempo fragile per le persone con demenza: gli errori da evitare, la strada da percorrere
Letizia Espanoli                           
Cosa porta nel cuore chi crede che una persona sia “de-mente” ovvero “fuori dalla propria mente”? Pensa che queste persone non capiscano, non percepiscano emozioni e sensazioni, siano “vuote” e che, persa la ragione e il linguaggio esse siano “ridotte a nulla”. E con questi pensieri nel cuore costruirà la “non relazione”. L’idea drammatica è che nella mente di chi assiste si fa così strada la viscida credenza che mina ogni possibilità di cura, ovvero che per queste persone non si possa fare nulla e che solo un “farmaco” possa “tranquillizzarle”.

La qualità del morire. La palliazione auspicabile
Sandro Spinsanti
Salute significa anche strutturare la propria esistenza garantendo non solo la quantità di giorni che ci è dato vivere, ma anche la loro qualità. Compresa la qualità del morire: perché la morte è una dimensione della vita. E la palliazione non è il contrario della cura, ma una modalità della cura stessa. Vedi anche: il video della presentazione del libro Una diversa fiducia. Per un nuovo rapporto nelle relazioni di cura.

Volontariato e politica. Riflessioni dopo la morte di Biagio Conte
Augusto Cavadi
Palermo, come ogni altra città italiana afflitta da piaghe sociali, ha certo bisogno di eredi sulla scia e sul modello profetico di Biagio Conte, ma almeno altrettanto di aggregazioni politico-culturali che interloquiscano criticamente con le istituzioni, ne denunzino le collusioni con i gruppi affaristico-mafiosi, offrano agli amministratori proposte innovative e li incalzino affinché essi le traducano in fatti tangibili. Certamente solo ai primi le autorità cittadine, sponsorizzate dai Totò Cuffaro e dai Marcello Dell’Utri (appena usciti da anni di galera per collusione con i clan mafiosi), riserveranno funerali imponenti.

Raccontiamo noi l’inclusione. Una “ragazza adulta” e una rete di amici… tutta da coltivare!                                                 Intervista a Maria Rita di Palma a cura di Gloria Gagliardini
“Ero molto contenta, prima di andare al colloquio mi ha chiamata dicendo di presentarmi con il mio curriculum. Questo mi ha fatto molto piacere, ho visto per una volta un approccio professionale nei miei confronti, come fossi una persona senza disabilità, non mi sono sentita la solita persona svantaggiata a cui trovare qualcosa da riempire” (intervista a cura di Gloria Gagliardini). Vedi tutte le altre intervistepubblicate sulla rivista.

–  Segnalazioni librarie 

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