Demografia e tecnologia sono le forze centrifughe che stanno logorando, con i costi, il diritto alla salute. Un nuovo contratto per salvare la sanità, articolo di Gianfelice Rocca, in il Foglio 2 aprile 2025

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L’articolo di Gianfelice Rocca su Il Foglio del 2 aprile 2025 analizza la crisi del sistema sanitario italiano, individuando in demografia e progresso tecnologico le due forze centrifughe che minacciano il diritto alla salute[1].

Demografia
L’invecchiamento della popolazione italiana (età media 48,1 anni, quarto paese più anziano al mondo) e il calo demografico (proiezione Istat: 55 milioni di residenti nel 2050 contro i 59 attuali) generano un squilibrio tra contribuenti e beneficiari del sistema. Con un rapporto lavoratori/non lavoratori destinato a passare da 3:2 a 1:1 entro il 2050, la spesa pro capite per gli over 65 (12.309 dollari/anno) diventa insostenibile[1].

Tecnologia
Il progresso medico, pur offrendo terapie innovative, aumenta i costi invece di ridurli. La medicina di precisione e le cure per malattie croniche/rare richiedono investimenti crescenti in ricerca, con terapie sempre più personalizzate e a basso impatto demografico (meno pazienti per singola patologia). Questo crea un paradosso: maggiori risultati clinici ma costi esponenziali[1].

Proposte per un nuovo contratto sociale

  1. Integrazione pubblico-privato: separare la programmazione pubblica (finanziamento, regole) dall’erogazione (strutture pubbliche e private accreditate sotto uguali condizioni tariffarie)[1].
  2. Riforma dei tariffari: aggiornare i rimborsi per attività critiche come Pronto Soccorso e oncologia, oggi sottopagate[1].
  3. Maggiori risorse per non autosufficienza: destinare più fondi alle cure di lungo periodo (attualmente al 6% della spesa sanitaria vs 16% della Svizzera)[1].
  4. Investimenti in tecnologia: sfruttare intelligenza artificiale, telemedicina e terapie geniche per ridurre i costi marginali della diagnostica e della ricerca[1].
  5. Sistema sanitario-sociale integrato: superare la separazione tra spesa sanitaria e assistenza sociale, con un approccio olistico al welfare[1].

Rocca sottolinea che l’Italia, nonostante una spesa pubblica inferiore (6,7% PIL vs 10,9% Germania), può sfruttare eccellenze nella ricerca e nella pratica clinica per trasformare la crisi in un’opportunità di rinnovamento del modello sanitario europeo[1].

Citations:
[1] https://www.ilfoglio.it/salute/2025/04/02/news/il-nuovo-contratto-sociale-per-salvare-la-sanita–7576561/
[2] https://www.ilfoglio.it/societa/
[3] https://www.ilfoglio.it
[4] https://corp-assets.pirelli.com/corporate/PIRELLI_ANNUAL_REPORT_2020_ITA_INTERATTIVO.pdf
[5] https://ilnuovotorrazzo.it/wp-content/uploads/2023/01/24-dicembre-2022.pdf
[6] https://archivio.unita.news/assets/derived/1994/10/26/issue_full.pdf


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