Stefano Passigli, Crisi istituzionale o crisi democratica ? Come Giovanni Sartori giudicherebbe oggi l’Italia, Passigli editore, 2025

Il libro “Crisi istituzionale o crisi democratica? Come Giovanni Sartori giudicherebbe oggi l’Italia” di Stefano Passigli, pubblicato nel 2025 da Passigli Editore, affronta il tema della crisi del sistema politico italiano attraverso il prisma delle riflessioni del grande politologo Giovanni Sartori. Passigli, che ha ereditato la cattedra di Sartori dopo il suo trasferimento all’estero, utilizza gli scritti di Sartori per analizzare le trasformazioni istituzionali e democratiche che hanno caratterizzato l’Italia negli ultimi decenni[2][3].

Contesto e Analisi

Il libro parte dalla constatazione che la fine della Prima Repubblica ha dato avvio a un lungo periodo di transizione, durante il quale si sono susseguiti 18 governi, 4 cambiamenti di legge elettorale e due tentativi di riforma costituzionale bocciati dai referendum popolari del 2006 e 2016. Questo periodo ha evidenziato una crisi istituzionale aggravata dal crescente astensionismo elettorale, che rischia di evolvere in una crisi democratica vera e propria[3].

Passigli si interroga su come Sartori avrebbe giudicato l’attuale situazione politica italiana. Secondo l’autore, Sartori avrebbe criticato le proposte del governo Meloni, in particolare quelle relative al Premierato e alla riforma della Giustizia. Queste riforme, simili a quelle tentate da Berlusconi in passato, minacciano il principio fondamentale della liberal-democrazia: la limitazione del potere attraverso un equilibrio tra poteri indipendenti[3].

La Visione di Sartori

Sartori avrebbe sostenuto che una democrazia liberale non può dipendere esclusivamente dal voto popolare, soprattutto quando sistemi elettorali maggioritari trasformano minoranze in maggioranze parlamentari schiaccianti. Per garantire un sistema democratico funzionante, è essenziale mantenere pesi e contrappesi tra poteri indipendenti. Le riforme proposte dall’attuale governo metterebbero a rischio questo equilibrio, minando la legittimità delle istituzioni democratiche[3].

Conclusioni

Il libro di Passigli non solo offre una critica alle recenti evoluzioni politiche italiane ma propone anche una riflessione più ampia sulla crisi della democrazia rappresentativa. In linea con le posizioni di Sartori, l’autore sottolinea l’importanza di preservare i principi fondamentali della liberal-democrazia e invita a un ripensamento delle riforme istituzionali per evitare una deriva autoritaria del sistema politico italiano[3].

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