La tensione commerciale tra USA e UE è riemersa con forza nel 2025, caratterizzata da dazi reciproci e minacce di ritorsioni. Ecco i punti chiave:
Origini e sviluppi recenti
- Dazi statunitensi: Il 12 marzo 2025 gli USA hanno imposto dazi del 25% su acciaio e alluminio europei[3]. Successivamente, Donald Trump ha proposto un dazio universale del 20% su tutte le importazioni UE, definendolo “reciproco”[1].
- Risposta europea: L’UE ha annunciato contromisure su prodotti americani per 26 miliardi di euro, suddivise in due fasi: la prima (aprile 2025) colpisce beni simbolici come bourbon e motociclette Harley-Davidson; la seconda (entro il 13 aprile) include carne, soia e prodotti industriali[3][4].
Protagonisti e strategie
- Ursula von der Leyen: La presidente della Commissione UE ha proposto un accordo “zero per zero” per eliminare i dazi sui beni industriali, mantenendo aperta la via negoziale. Ha però avvertito della disponibilità a utilizzare lo Strumento Anti-Coercizione (Aci), definito “bazooka”, per reagire a pressioni economiche[1][2].
- Donald Trump: Il presidente USA giustifica i dazi con l’obiettivo di ridurre il deficit commerciale (157 miliardi di euro nel 2023) e ha respinto l’offerta UE, chiedendo invece maggiori acquisti di energia americana[1][3].
Impatto e prospettive
- Conseguenze economiche: Le tariffe minacciano catene di approvvigionamento transatlantiche e rischiano di aumentare l’inflazione, con effetti su imprese e consumatori[1][3].
- Strategia europea: Bruxelles ha mirato a prodotti simbolici di stati repubblicani (es. soia in Louisiana) per massimizzare l’impatto politico interno agli USA, diversificando nel contempo gli approvvigionamenti (es. soia brasiliana)[3][4].
Contesto storico
Non si tratta del primo scontro: durante il primo mandato Trump (2017-2021), dazi simili furono imposti con la Sezione 232 del Trade Expansion Act, risolti parzialmente da un accordo del 2020 che sospese le tariffe senza eliminarle[3].
La posta in gioco include 1,6 trilioni di euro di scambi bilaterali (2023), con l’UE pronta a difendere il multilateralismo commerciale mentre gli USA puntano a un riallineamento unilaterale[1][3].
[1] https://it.euronews.com/business/2025/04/09/i-protagonisti-della-guerra-commerciale-tra-unione-europea-e-stati-uniti
[2] https://www.agensir.it/europa/2025/04/09/trump-i-dazi-leuropa-e-spunta-il-bazooka-strumento-da-guerra-commerciale/
[3] https://www.trasportoeuropa.it/notizie/logistica/inizia-la-guerra-dei-dazi-tra-usa-e-unione-europea/
[4] https://ilcaffegeopolitico.net/996301/guerra-commerciale-usa-ue-come-puo-rispondere-leuropa
[5] https://www.affarinternazionali.it/la-guerra-dei-dazi-di-trump-e-le-risposte-europee/
[6] https://it.euronews.com/business/2025/04/11/falchi-contro-colombe-la-posizione-degli-stati-membri-dellue-nella-guerra-commerciale-con-
