Nei prossimi anni in Italia si sentirà sempre più spesso parlare di “long term care”: con questa espressione anglosassone s’intende l’insieme dei servizi di cura e assistenza agli ultra 85, destinati a crescere enormemente di qui al 2050. A dirlo, è il Rapporto sulla non-autosufficienza presentato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali a fine luglio scorso. Il documento si avvale del supporto di altre importanti analisi sulle condizioni di vita e di salute degli anziani in Italia prodotti negli ultimi anni e allega nell’ultima parte alcuni esempi di virtuose gestioni locali del segmento di quelli non autosufficienti
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Anziani non autosufficienti, cure sempre più “long term” | Muoversi Insieme.

ottimo articolo di presentazione del problema, cara Alessandra
il tema delle cure in situazione di non autosufficienza è una delle questioni cruciali delle società europee che invecchiano e che sono circondate da un mondo globalizzato, giovane ed aggressivo.
devo applicare qui il motto di romain rolland: essere ottimisti con la volontà (dunque sviluppare politiche sociali) e pessimisti con l’intelligenza.
sono abbastanza certo che non ce la faremo.
il trend, spero lento, sarà quello della degradazione dei diritti e della qualità.
a presto
paolo f
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Carissimo,
essere ottimisti senza fondamento significa essere miopi, quindi poco lungimiranti. Confido nelle generazioni che verranno e nei cosiddetti paesi emergenti: lì i giovani sono ancora la maggioranza e lo resteranno per un po’ finché il benessere non arriverà a invertire anche da loro il trend delle nascite. altro non posso aggiungere. da parte mia, finché avrò forza, cercherò di procurarmi i mezzi per passare una vecchiaia dignitosa, quando arriverà… grazie del rilancio, buone ore
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tu non devi pensare alla vecchiaia.
sono io che devo fare la parte del Senex
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