il “Welfare Reform Act”, il più radicale disboscamento dello Stato sociale mai tentato dal 1945.
Un intervento enorme, grazie al quale il mito ideologico fondativo dei conservatori, cioè la contrazione compulsiva della funzione dello Stato rispetto a quella del mercato, provvidenzialmente legittimata dall’ingente debito pubblico (2 mila miliardi di dollari, Moody’s per questo ha recentemente tolto al Paese la Tripla A), riceve
una robusta spinta in avanti.
Con milioni di famiglie appartenenti ai ceti più deboli investite dalla politica di rigore introdotta dal governo di coalizione di destra in carica.
Firmata del triumvirato Cameron-Osborne-Duncan Smith, rispettivamente primo ministro, cancelliere dello Scacchiere e ministro del Lavoro tory, appoggiata non senza qualche remora dai liberal-democratici di Nick Clegg, la riforma rappresenta una virata dalle implicazioni epocali per il tessuto sociale del Paese. L’esecutivo la introduce per porre fine a uno Stato sociale, secondo David Cameron, «non solo economicamente insostenibile, ma che intrappola le persone nella povertà, che incoraggia l’irresponsabilità, che diffonde segnali incredibilmente dannosi, come il fatto di credere di avere diritto ad avere qualcosa senza dare nulla in cambio. E che il non lavorare renda».
tutto l’articolo qui unioneplurale : Message: GRAN BRETAGNA. Niente welfare siamo inglesi.