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Prefazione
di Paolo Ferrario (*)
La professione di assistente sociale, nata nella metà del Novecento, ha attraversato con attiva e strategica partecipazione tutti i processi storici definiti dall’assetto istituzionale dei “servizi alla persona e alla comunità” (Decreto Legislativo 31 marzo 1998 n. 112) degli ultimi 40 anni.
Il cuore della trattazione del volume è l’analisi di un preciso “microsistema”: quello delle azioni operative condotte da questo protagonista delle comunità locali nelle sue diverse collocazioni lavorative (enti pubblici, soggetti di terzo settore, libera professione).
Il libro è da considerarsi un utile strumento per capire le articolate dimensioni di ruolo di questo professionista, in quanto propone una serie di concetti tipici del cosiddetto “lavoro sociale”. La scaletta argomentativa delle varie voci del dizionario si presta alla lettura sia di cittadini interessati (singole persone, membri di associazioni, amministratori comunali), sia di altre figure professionali (psicologi, educatori, pedagogisti).
Per proporre qualche esempio: la questione dei bisogni e delle domande trovano approfondimento alle voci “colloquio”, “bisogni educativi speciali”, “famiglie”, “anziani”, “incidenti lavorativi”, “lutto” e molte altre ancora.
Per ciò che concerne la dimensione delle regole giuridiche appartenenti alla sfera del diritto, sarà possibile trovare utili indicazioni nelle parti “adozioni” e “affidi”.
Più attinenti alla sfera propriamente professionale, invece, vengono esaminati gli strumenti del colloquio, della formazione, dello sviluppo delle relazioni.
Non mancano anche l’analisi di specifiche offerte di servizio: il segretariato sociale, il servizio sociale ospedaliero, la visita domiciliare.
Attraverso la lettura e lo studio del libro sarà più semplice osservare che il contributo dell’assistente sociale entra a pieno titolo nella produzione di quel benessere reso possibile da istituzioni e organizzazioni. Non è casuale che nel linguaggio comune siano state acquisite parole come “welfare state” o “welfare society”.
Il termine “benessere” significa “stare bene” e per raggiungere questo difficile obiettivo occorrono specifiche competenze di carattere scientifico e metodologico finalizzate al lavoro di aiuto. A questo serve il ciclo di studi per il conseguimento del titolo e il continuo aggiornamento professionale che caratterizza questo professionista dei servizi.
E a ciò contribuisce anche un “lessico” come quello proposto dagli autori in L’assistente sociale tascabile, un vademecum alla portata di chiunque necessiti l’intervento di questo operatore di comunità.
(*) Paolo Ferrario, sociologo, è stato docente alla Scuola regionale per operatori sociali del Comune di Milano (1972-1994) e alle Università Ca’ Foscari di Venezia e Bicocca di Milano. Conduce attività di ricerca in tema di legislazione e politica sociale. Ha recentemente pubblicato il libro: Politiche sociali e servizi. Metodi di analisi e regole istituzionali, Carocci Faber, 2014. Negli ultimi anni si dedica alla documentazione professionale attraverso il Blog mappeser.com.
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