RASSEGNA FLP: materiali da testate generaliste su Freud, Lacan, la psicoanalisi
Nella celebre lettera “Il Pci ai giovani!” il poeta si schierava dalla parte dei poliziotti. Ma, più che un messaggio reazionario, il suo fu un invito alle nuove generazioni perché riconoscessero il valore delle istituzioni e le facessero proprie
di Massimo Recalcati, la Repubblica, 6 ottobre 2018
«Siete in ritardo figli» , così si rivolgeva Pasolini, da padre, ai giovani contestatori del ’68 nella sua celebre lettera in forma di poesia titolata Il PCI ai giovani! Egli sceglie l’attrito e non la solidarietà compiacente. Non si mette tra quelli che “leccano il culo” ai giovani eroi, ma oppone loro una ferma critica: questi figli assomigliano troppo ai loro padri per innescare un autentico processo rivoluzionario. Lo stesso “occhio cattivo”, la stessa “prepotenza” e la stessa spavalda “sicurezza”. Sappiamo bene, nella battaglia di Valle Giulia, con chi Pasolini decide di schierarsi; non con i figli della borghesia che inneggiano alla rivoluzione…
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