Intesa Regione Lombardia-Ordini dei Medici sulla cronicità: restano tutte le criticità dell’adesione al modello lombardo- in Quotidiano Sanità, 9 novembre 2018

Restano per altro tutte le criticità dell’adesione al modello lombardo:
-per il malato l’obbligo di sottoscrivere il “patto di cura” con il gestore, il rischio di una limitazione della libertà di scelta del luogo di cura ( coincidenza tra gestore ed erogatore) e dell’imposizione di un medico specialista di riferimento ( clinical manager scelto dal gestore);
-per il MMG si perde il ruolo di gestione del proprio assistito malato cronico assumendo il ruolo di clinical manager (entrambi misure non previste dalla normativa nazionale e dall’ ACN), egli è costretto a concordare il percorso di cura (PAI) del proprio assistito con il gestore ed ancora è costretto a collaborare con il clinical manager nominato dal gestore (nei casi più complessi di mono-pluripatologia cronica) cioè con lo specialista che comunque diventa il coordinatore del malato;
-per entrambi, cioè per il malato e per il MMG, la confusione derivante dalla presenza di due medici ( entrambi clinical manager) e dalle limitazioni derivanti dall’obbligo di seguire un percorso di cura concordato posto sotto il controllo del “gestore”.

 

 

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Intesa Regione Lombardia-Ordini dei Medici sulla cronicità. L’ennesimo pasticcio – Quotidiano Sanità

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